NAMIBIA - Windhoek

In Viaggio con il Fotografo. Safari e Deserti Avventura

  • Volo + Tour , Viaggi Fotografici
  • 12 giorni / 10 notti
  • Come da Programma

Un reportage di viaggio tra i deserti più suggestivi del pianeta, fonte di ricchezza e splendore della natura più selvaggia, dove imparerete sul campo a interpretare la luce e a realizzare immagini di grande effetto visivo e narrativo. Si parte da Windoek piccola e gradevole capitale della Namibia. Viaggiando verso ovest attraverseremo lo splendido Spreetshoogte Pass, fotograferemo il Canyon di Sesriem e infine raggiungeremo le suggestive dune Soussuvlei. Proseguiremo per Swakopmnud ma prima osserveremo gli scenari della Moon Valley dove cresce la singolare Welwitschia Mirabilis. In barca visiteremo la riserva naturale di Walvis Bay e successivamente la colonia di otarie di Cape Cross. Entreremo nella selvaggia regione del Damaraland per fotografare la granitica montagna infuocata del Brandemberg. Ci sposteremo a Kamanjab per visitare un villaggio Himba e visitare, in seguito, una riserva privata dove i ghepardi vivono allo stato libero. Spenderemo gli ultimi giorni per visitare l’Etosha National Park, uno dei più grandi e celebri parchi africani dove non mancheranno incontri ravvicinati con gli animali. Sulla strada del ritorno a Windhoek faremo una sosta a Okahandia città principale della tribù Herero

Dettagli

A proposito del Viaggio Fotografico


Tutti voi che abbinate la fotografia di viaggio a una sete di conoscenze di luoghi, di genti, di religioni e problematiche sociali varie, siete parte di una traslazione del vostro essere nella forma in cui l’oggetto “macchina fotografia” diviene una naturale estensione del proprio sguardo. Se ne ricava che la complessità di ogni singola visione deve essere per necessità composta e tradotta nella qualità dei toni di una stampa in bianco e nero o nell’equilibrio cromatico di una fotografia a colori. 
E la prova estetica cui si è chiamati non è puramente finalizzata alla meta delle coordinate geografiche (almeno così vuole la saggezza del fotografo viaggiatore). Ogni sorriso, ogni gesto, ogni albero o muro sbrecciato è una dimensioni dell’anima del viaggio. E l’intuizione che l’istante dello scatto sia da conservarsi come eterno in un momento mai più ripetibile è la consapevolezza di una soluzione visiva che tende a sfuggirci.
Roberto Farina


PROGRAMMA DI VIAGGIO


1° GIORNO ITALIA /NAMIBIA (WINDHOEK)
Partenza con volo di linea per Johannesburg e coincidenza per Windhoek. Penottamenti e pasti a bordo. A Johannesburg eventuale incontro con un rappresentate locale Canon per il possibile noleggio di superteleobiettivi, obiettivi e accessori Canon da usare per tutta la durata del viaggio.


2° GIORNO WINDHOEK
Arrivo a Windhoek, trasferimento in hotel e tempo a disposizione per riposarci. La capitale della Namibia è una piccola città piacevole, moderna e facile da visitare. Tempo libero per un giro a piedi per le strade del centro: i maggiori edifici storici della città, le gallerie e i negozi. Chi lo desidera potrà visitare il National Museum of Namibia e l’ Owela Museum sulla storia naturale e culturale del paese. Cena libera e pernottamento come da programma.


3° GIORNO WINDHOEK - SOUSSUVLEI
Di buon mattino, dopo la colazione, partenza in tour privato con mezzo speciale 6x6 per raggiungere le dune di Soussuvlei. Viaggeremo verso le aride regioni meridionali attraversando la linea immaginaria dei 23° 27’ latitudine Sud; il luogo in cui il 22 dicembre durante la fase chiamata solstizio invernale il sole raggiunge la massima altezza sull’orizzonte (zenit) e i raggi cadono perfettamente perpendicolari. “Un non luogo” chiamato Tropico del Capricorno dove la bellezza estetica del paesaggio ci permetterà di riflettere e identificarci con l’evolversi del linguaggio fotografico. Lungo il percorso ci fermeremo più volte per fotografare i punti di maggior interesse e per godere del magnifico panorama dello Spreetshoogte Pass. Prima giungere a Soussuvlei nel pomeriggio, attraverseremo l’isolato posto di rifornimento di Sesriem ( che in afrikaans significa “sei cinghie”) dove faremo una piccola deviazione per visitare e fotografare Il Canyon di Sesriem. Il fiume Tsauchab nell’arco di milioni di anni ha scavato la roccia sedimentaria creando un suggestivo canyon lungo circa 1 km e profondo 30 metri. Proseguimento per Soussuvlei per assistere al tramonto sulle dune del Naukluft Natiol Park. Cena e pernottamento al Sossus Dune Lodge ubicato all’interno del parco.


4° GIORNO SOUSSUVLEI
Giornata dedicata alla scoperta della zona di Soussuvlei. La sistemazione all’interno del parco ci consentirà di gestire al meglio le riprese fotografiche, prima e dopo il tramonto quando i colori sulle famosissime dune di sabbia sono particolarmente intensi e le condizioni di luce sono ottimali. Sveglia prima dell’alba per raggiungere la depressione di Dead Vlei. Il termine sta per “palude morta”, infatti, questa si estende su un terreno bianco argilloso circondato dalle più alte dune di sabbia del mondo che superano l’altezza di 300 m. L’impatto visivo tra le dune, il terreno bianco argilloso e il fusto nero degli alberi di acacia ormai morti che un tempo crescevano nella valle è decisamente grandioso e fotograficamente perfetto. Proseguiremo fotografando le dune maestose di Big Daddy 390 m. (la più alta al mondo) e la Big Mama di 350 m. che dalla sommità offrono un’idea dello smisurato mare di dune che riempie interamente il paesaggio. Nel pomeriggio nuova escursione per assistere al tramonto sulla Duna 45 (o Elim Dune)dove il calar del sole su questo luogo magico di sconvolgente bellezza, trasforma la sabbia in ombra passando prima dall’arancio al rosso e al viola. Ritorno al Lodge per la cena e pernottamento come da programma.


5° GIORNO SOUSSUVLEI - SWAKOPMUND
Dopo colazione lasceremo Soussuvlei e viaggiando in direzione nord lungo una pista sterrata attraverseremo il Namib-Naukluft Park, la più grande riserva naturale della Namibia che comprende una fascia di circa 150 km di larghezza che, nell’entroterra del paese, corre parallela all’Atlantico Meridionale. Un habitat concretamente ostile alla vita in cui e comunque riescono a sopravvivere animali e piante, ci fermeremo a fotografare i paesaggi più incredibili e suggestivi . E non c’è modo più emozionante di osservare l’ambiente e riunire le idee secondo un appassionato esercizio fotografico, tipico del cammino visivo che si arricchisce di volta in volta di unici e preziosi incontri: uno di questi è rappresentato dalla Moon Valley (valle della luna). Un luogo desolato ma di grande interesse fotografico: creste scure di dolorite (formazioni di basalto molto ricche di ferro) affiorano in un immenso scenario naturale che, in un coinvolgimento di tracce lasciate da preistorici corsi d’acqua, rendono il paesaggio ancor più straordinario e lunare. Un altro incontro sicuramente diverso è quello che faremo con una insolita quanto primitiva forma vegetale: la Welwitschia Mirabilis dal nome del botanico austriaco Friedrich Welwitsch che nel 1863 la classificò per la prima volta. Questa pianta diffusa esclusivamente tra il deserto del Namib-Naukluft Park e il sud dell’Angola, è una conifera che si sviluppa con due foglie lunghe fino a 5 m. adagiate sul terreno e con le sue lunghe radici ben conficcate nel terreno riesce a vivere ben oltre i mille anni. Ma la sua particolarità risiede nel fatto che esistono piante femmina e maschio, impollinate dagli insetti attirati del nettare del frutto (pigna) che le piante producono.
Proseguimento per Swakopmund dove arriveremo nel pomeriggio. La surreale Swakopmund con i suo 45.000 residenti è la città costiere più grande della Namibia e per il suo stile prettamente coloniale sembrerà di essere improvvisamente arrivati in una cittadina della costa tedesca. Lungo il percorso, se il tempo lo consente, faremo una sosta alla Duna7 di Walvi bay per fotografare in modo dinamico (sportivo) la gente del posto che pratica il sandboard.


6° GIORNO SWAKOPMUND
Giornata dedicata alla scoperta di Swakopmund e dei suoi dintorni. Dopo colazione di buon mattino raggiungeremo le zone palustri di Walvis Bay (30 km) dove una barca ci guiderà all’interno della laguna per fotografare questa riserva naturale che ospita una moltitudine di uccelli marini, di foche e delfini. Tra tutte le specie presenti, il fenicottero rosa e il fenicottero minore si radunano in grandi stormi intorno alle zone palustri di Walvis bay. La luce del mattino ci permetterà di scattare le foto migliori quando i riflessi sull’acqua sono ancora accettabili per ottenere le immagini più suggestive.
Proseguimento per Pelican Point, una lunga e stretta penisola sabbiosa circondata dall’oceano e zeppa di foche e fenicotteri. Cercando di cogliere con i nostri scatti il segreto di un paesaggio bellissimo, con le sue spiagge deserte e un faro ancora funzionante
scopriremo che Pelican Point possiede un’atmosfera fuori dal mondo, dove potremo adattare uno splendido reportage.
Rientro a Swakopmund per il pranzo.
Nel pomeriggio seguiremo un piccolo itinerario a piedi attraverso il centro di Swakopmund: fotograferemo gli edifici storici del primo ‘900 ricchi d’atmosfera che meglio rappresentano il carattere di questa città e il suo passato coloniale visibilmente in contrasto con il deserto arido e inospitale. Tempo libero a disposizione per chi, invece, desidera riposare.
Cena libera. Dopo cena, piccolo briefing (facoltativo) dove ci ritroveremo per analizzare e commentare insieme le foto e per introdurre il programma dei giorni successivi.
Pernottamento in hotel come da programma.


7° GIORNO – SWAKOPMUND – CAPE CROSS RISERVE - DAMARALAND
Dopo la consueta colazione partenza per il Damaraland, ma prima faremo una deviazione per la riserva naturale protetta di Cape Cross, dove risiede una nutrita colonia di otarie del Capo stimata in 100.000 esemplari circa, che vivono tra gli affioramenti di granito lungo questo tratto di costa atlantica attraversata dalla fredda corrente del Benguela che apporta abbondanti risorse di cibo. Potremo fotografare da vicino questi splendidi animali che con i loro 2 m. di lunghezza arrivano a pesare 300 kg. Se saremo fortunati, potremo vedere e fotografare gli sciacalli e le iene che ai margini della colonia cacciano i cuccioli delle otarie. Proseguimento per il Damaraland: questa regione arida e montuosa prende il nome dal popolo che la abita (popolo Damara) ed è famosa per la sua geomorfologia e i suoi siti archeologici sparsi tra le fonti d’acqua in montagna. Una tappa fondamentale in Damaraland è la montagna granitica del Brandberg (con i suoi 2.573 m. la vetta più alta della Namibia) conosciuta come “montagna di fuoco” e così chiamata perché l’effetto creato dal sole al tramonto sul lato occidentale, trasforma il massiccio di granito in un cumulo di pietre fiammeggianti. Nel tardo pomeriggio fotograferemo questo sorprendente aspetto del massiccio quando la luce vibrante del calare del sole incendia la “montagna ardente: realizzeremo immagini di grande impatto visivo. Prima visiteremo il sito archeologico di Tsisab Ravine che custodisce la pittura rupestre della ‘White Lady’, (la dama bianca) raffigurata con arco frecce. Se il tempo lo consente, raggiungeremo anche il sito archeologico di Numas Ravine, dove in fondo a una suggestiva gola di una sorgente d’acqua si trovano altri meravigliosi dipinti rupestri.
Pernottamento come da programma.


8° GIORNO BRANDBERG DAMARALND - KAMANJAB
Sveglia di buon mattino e dopo colazione partenza per Kamanjab. Questo è un luogo ideale per spezzare il viaggio tra il Damaraland e il Parco nazionale dell’Etosha. In realtà i dintorni di Kamanjab non sono privi d’interesse. All’arrivo, infatti, ci prepareremo (fotograficamente) per la visita a un tipico villaggio Himba. Gli Himba sono un sottogruppo tribale degli Herero, che a causa delle loro travagliate guerre con i Nama durante il XIX secolo furono costretti a oltrepassare il fiume Kunene ed emigrare nel sud dell’Angola. La loro tormentata storia fatta di emigrazione li ha preservati dal contatto diretto con il colonialismo tedesco, permettendo loro di conservare il proprio patrimonio culturale che ancora oggi li spinge a condurre una vita da pastori seminomadi. Le donne sono note per indossare una sola gonnellina di pelle e gli ornamenti tribali in cuoio, oltre l’usanza di spalmarsi sul corpo e sui capelli una mistura di burro, erbe selvatiche e ocra: una terra contenente ematite rossa che colora e protegge la pelle degli Himba. Pranzo libero e proseguimento nel pomeriggio per una visita a una riserva privata dove vivono i ghepardi allo stato libero. Potremo fotografare in modo ravvicinato questi splendidi animali.
Cena libera e pernottamento come programma.


9° GIORNO – KAMANJAB – ETOSHA NATIONA PARK
Sveglia di buon mattino e dopo colazione partenza per Etosha N.P. uno dei più grandi parchi dell’Africa dove l’avvistamento degli animali è facilitato dalla particolare conformazione morfologica del terreno: infatti l’Etosha Pan è una piatta e desertica distesa salina composta perlopiù da argilla bianca dove ai margini di questa si mostrano le specie più comuni e le più rare. Ethosha è popolato da 114 specie di mammiferi e 340 specie d’uccelli. La boscaglia è la patria del leopardo, dell’elefante e del rinoceronte nero, mentre le giraffe, le zebre e gli springbock si aggirano ai margini del Pan. Con una guida locale, percorreremo le piste sterrate del parco a bordo di mezzi speciali adatti alla fotografia: ci fermeremo convenientemente nei punti migliori e ai margini delle pozze d’acqua che offrono opportunità uniche per fotografare gli animali. Lungo l’Etosha Pan e i suoi immensi paesaggi potremo osservare e scattare fotografie dei grandi animali che attraversano gli spazi della piatta distesa con un risultato spesso unico e straordinario.
Nel pomeriggio rientro a Okaukuejo lodge (sede del parco e centro di ricerca) situato all’interno del parco. Nella serata è possibile dedicarsi ancora alla fotografia notturna grazie ad una pozza d’acqua illuminata dove una serie di animali vanno ad abbeverarsi.
Cena libera e pernottamento come da programma.


10° GIORNO - ETOSHA NATIONA PARK
Dopo colazione giornata interamente dedicata ai safari fotografici. Visiteremo il parco nella sua totalità con esplorazioni dei dintorni di Halali e Namutoni rest camp. Avremo la possibilità di scattare foto degli animali con i super teleobiettivi Canon.
Cena libera a Halali rest camp e pernottamento.


11° GIORNO ETOSHA NATIONA PARK - WINDHOEK
Di buon mattino dopo a colazione ultimo safari nella zona di Halali. Al termine del safari partenza per il rientro nella capitale Windoek. Lungo il percorso ci fermeremo a Okahandia per il pranzo. A Okahandia, città principale della tribù Herero, si tengono due interessanti mercati di artigianato locale, dove sarà possibile fare gli ultimi acquisti prima di lasciare la Namibia. Proseguimento per l’aeroporto Hosea Kutako di Windhoek e volo di rientro in Italia.


12° GIORNO ITALIA
Pernottamento e pasti a bordo. Arrivo in Italia.

Date e prezzi
Prezzo
Incluso/Escluso

I prezzi s'intendono a persona con sistemazione in camera doppia
Min 6 max 10 partecipanti 


La quota comprende
- volo a/r dall'Italia in classe economy via Johannesburg
- tasse aeroportuali
- mezzo speciale a 15 posti con driver inglese, benzina compresa
- trattamento come indicato in programma
- escursioni con mezzi speciali dove indicate
- tutti gli ingressi ai parchi
- fotografo professionista in viaggio dall'Italia


La quota non comprende
- pasti di mezzogiorno a picnic (50€ totali circa a persona)
- 7 cene (105€ totali circa a persona)
- assicurazione medico/bagaglio obbligatoria € 30
- assicurazione annullamento facoltativa 3% del costo del viaggio
- bevande
- gli extra personali 
- tutto quanto non epsressamente indicato alla voce "la quota comprende"

Appunti di Viaggio

A proposito della Fotografia


La fotografia è esempio di espressione artistica come lo è la scultura e la pittura da cui essa deriva ed ogni fotografo evoluto o in erba che sia, usa un criterio estetico personale per far conoscere agli altri un determinato luogo geografico o gli aspetti culturali di una realtà significativamente diversa dalla nostra. 
Il mondo è un’inesauribile fonte d’ispirazione visiva, e il fotografo si trova in balia di ciò che l’occhio sceglie di vedere in rapporto al continuo coinvolgimento emotivo dell’ambiente circostante. Ciò a riguardo l’esercizio fotografico attraverso il colore o il bianco & nero è una sintesi di un lavoro appassionato e divertente, tutt’altro che sottoposto ad un obbligo intellettuale. Insomma nessuno in questo viaggio giudicherà nessuno e come fotografo libero dagli schemi non derubo la volontà di esercitare il diritto all’ozio e a non fotografare affatto. Anzi benvenuti anche coloro che nella fotografia hanno cominciato a muovere i primi passi. Non è dunque una provocazione sostenere che non occorre affatto tornare a casa con un formidabile catalogo d’immagini, ma provare invece il bisogno di conoscere il Pianeta e al modo in cui esso si esprime. Henri Cartier Bresson (grande fotografo giramondo) sosteneva in un’intervista che “per essere un buon fotografo bisogna avere cultura…”. Io aggiungo con leggerezza e ironia che sono sufficienti buone scarpe, molta pazienza e un pizzico di fortuna. 
Della fotografia di viaggio in molti mi chiedono quando e perché un’immagine può ritenersi valida da poter essere esposta. 
Mi limito a chiarire il concetto che quando un’ immagine è composta con molta cura non ha bisogno di un testo esplicativo, semplicemente rafforza il suo stile nel solo titolo didascalico. Allora si può senza dubbio affermare che è una fotografia da esporre. Noterete che l’attento osservatore sente il bisogno di soffermarsi davanti allo scatto, di porsi domande e prova una silenziosa riconoscenza per quel lavoro eterno che vive di intense emozioni, seppur “congelato in un istante”. Avrebbe voluto essere lì, invisibile. Avrebbe voluto condividerne ogni aspetto significativo di quell’attimo di eternità: il gioco delle linee, i colori, la luce o gli odori e i rumori. Percezioni. Ma rimane pur sempre spettatore e mai protagonista. 
Nella fotografia siate umili e “cestinate molto” … BUON VIAGGIO !
Roberto Farina


Excursus professionale


Roberto Farina è nato a Roma nel 1965. Ha cominciato a interessarsi di fotografia dal 1985. Attratto dall’atteggiamento dei grandi fotografi umanisti del XX secolo e dal bianco e nero che da essi deriva, dedica lunghe sedute alla camera oscura dove cura personalmente suoi scatti. Viaggiando per il mondo, si appassiona al paesaggio, alla descrizione dell’ambiente, alla narrazione fotografica, al ritratto, trovando in quest’ultimo il riconoscimento della personalità immediata attraverso il fatto umano. Nel passaggio dal bianco e nero al colore ha avvertito maggiormente l’esigenza del controllo di ogni fase operativa. La nitidezza e il dettaglio che tendono a qualificare le sue stampe rimangono un’esigenza indiscutibile che si esprimono in modo nuovo con le tecnologie dell’era digitale. E alla concezione che la fotografia sia un mezzo di conoscenza lega il contenuto dell’immagine al profondo rapporto che si stabilisce con la luce. 
Roberto Farina attualmente lavora e vive a Roma alternando lavori di committenza fotografica ad una personale produzione di ricerca che lo conduce in giro per il mondo. “ I luoghi, le persone e le cose mi interessano molto e cerco sempre di tradurle in una intensa espressione visiva ”. E’ questo che piace rispondere a chi gli chiede dei suoi scatti.


Lavori più significativi:
“ Deserti ”, Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. 
“ Giardini di Pietra “ Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma 2003
Birmania, tra misticismo e realtà “ Galleria Sumbaya, Roma 2002
Himba, Rossi d’Africa” Artisti per l’Africa, Sala Uno. Patrocinio comune di Roma 2004
Laos, un milione di elefanti” Galleria Sumbaya, Roma 2006
Alcune fotografie sono state pubblicate per:
PEN rivista giapponese, mensile di tendenza, foto, design. 2003
AD, mensile di Architettura. 2005 
Il Sole 24 Ore. Quotidiano di economia. Ottobre 2005
Ville e Casali. Maggio 2006


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